Arriva anche in Europa l’approvazione del bevacizumab intravitreale

Prof. Mauro M. De Rosa

 

Abstract

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha emesso un parere positivo in merito all’autorizzazione di ONS-5010/Lytenava™ (bevacizumab gamma), una formulazione oftalmica sperimentale di bevacizumab per il trattamento della degenerazione maculare senile umida (AMD umida) nell’UE. Dopo l’approvazione del prodotto e la sua commercializzazione, non sarà più necessario l’utilizzo off-label di bevacizumab consentita in Italia grazie all’emendamento “Lorenzin” introdotto nel D. L. n. 36 del 20 marzo 2014 , in sede di conversione dalla L. n. 79 del 16 maggio 2014.
Si tratta di evento atteso da tempo che potrebbe introdurre elemento di cambiamento nel paradigma prescrittivo attuale nell’AMD.

 

Premessa

La degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD) e dell’edema maculare diabetico (DME) sono patologie retiniche che colpiscono oltre 40 milioni di persone nel mondo; in Italia attualmente sono più di 500.000 e si stima, entro il 2040, che il numero aumenti fino a 1 milione di persone.

La nAMD e il DME sono due delle principali cause di riduzione grave della vista principalmente diffuse tra le persone con più di 50 anni, una parte di popolazione ancora pienamente attiva a livello sociale e lavorativo. Entrambe hanno, infatti, un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.

Tra i primi farmaci impiegati per queste patologie vi è il bevacizumab è un anticorpo monoclonale scoperto da una Azienda americana, la Genentech, parte del gruppo Roche ma impiegato per una patologia tumorale. Il suo impiego per le affezioni oftalmologiche è stato studiato e usato quale off-label. Ciò che ha reso “famoso” il nostro bevacizumab è proprio l’impiego off-label versus quello in-label di Lucentis® introdotto in commercio da Novartis per le indicazioni terapeutiche oftalmiche.

Questo uso ha determinato una serie di controversie e contenziosi che hanno visto coinvolti diversi Attori, tra cui, oltre le due Aziende, le regioni, le Aziende sanitarie, le società scientifiche, i Tribunali amministrativi, il Consiglio di Stato, l’Istituto superiore di sanità, l’AGCM (Antitrust), l’AIFA, il Ministero della Salute, la Corte costituzionale e infine la Corte di giustizia europea.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato è intervenuta pesantemente con un provvedimento amministrativo sanzionatorio milionario a carico di ciascuna delle due Aziende farmaceutiche coinvolte.

Roche non ha mai deciso di presentare la domanda di indicazioni terapeutiche (IT) per AMD. Se l’avesse fatto tutta la querelle che si è determinata forse non sarebbe stata sollevata. Va detto che nessuna Azienda può essere obbligata a investire su una nuova IT da nessuna legge.

Ha invece deciso di scendere “in campo” nelle affezioni oftalmiche con un proprio diverso prodotto, molto promettente.

Roche lo scorso 9 ottobre (1) ha annunciato che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di faricimab, il primo anticorpo bispecifico per uso oculare per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD) e dell’edema maculare diabetico (DME).

Nel frattempo, il panorama di medicinali attivi in questo settore specifico si è affollato e Novartis ha introdotto un nuovo principio attivo, iI brolucizumab, commercializzato con il nome Beovu®, un frammento di anticorpo umanizzato a catena singola utilizzato per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età (AMD) neovascolare (wet). Questo farmaco è stato progettato per legarsi e bloccare una sostanza chiamata fattore di crescita endoteliale vascolare A (VEGF-A).

 

 

La notizia

La notizia che commentiamo è che Outlook Therapeutics, Inc., Società americana i tipo biofarmaceutico, quotata al Nasdaq, e che lavorava per ottenere la prima approvazione per una formulazione oftalmica di bevacizumab per il trattamento delle malattie della retina negli Stati Uniti e nell’UE, ha annunciato il 22 marzo 24 (2) che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha emesso un parere positivo in merito all’autorizzazione di ONS-5010/Lytenava™ (bevacizumab gamma), una formulazione oftalmica sperimentale di bevacizumab per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età umida (wet AMD) nell’UE.

Outlook Therapeutics sta valutando sia la commercializzazione diretta del prodotto che la partnership in Europa, Paese per Paese. L’opinione positiva di CHMP è stata basata sui risultati dal programma clinico di AMD umido di Outlook Therapeutics per ONS-5010, che consiste di tre prove cliniche completate della registrazione – NORSE UNO, NORSE DUE e NORSE TRE, nonché studi e letteratura bibliografica che sostituiscano o sostengano determinati test e studi. Se approvato, si prevede un primo decennio di esclusiva di mercato nell’Unione Europea (UE) per ONS-5010/Lytenava™.

 

Importanza della notizia

L’importanza della notizia è in relazione alla effettiva possibilità di avere nel mercato italiano un prodotto a base di bevacizuamb non più usato off-label, utilizzando quello di Roche registrato per una patologia oncologica, ma studiato e approvato per una affezione oftalmologica, la degenerazione maculare umida.

Il parere positivo del CHMP è l’elemento predittivo verso la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) da parte della Commissione europea (CE) per la domanda depositata di Outlook Therapeutics per ONS-5010.

La CE dovrebbe prendere una decisione entro circa 67 giorni dal parere del CHMP e la decisione si applicherà automaticamente in tutti i 27 Stati membri dell’UE e, entro 30 giorni, anche in Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

Questo è il programma cronologico che si attende per il bevacizumab intravitreale registrato.

 

Riflessioni finali

Non sappiamo quale sarà l’esito della negoziazione finale da parte di AIFA e quali saranno le condizioni di rimborsabilità e prezzo che si potranno considerare solo a seguito delle decisioni che la Società Outlook Therapeutics assumerà.

Quello che ci ha lasciato in eredità la querelle Avastin®–Lucentis® non è solo l’emendamento Lorenzin (3), forse la più eclatante per le ricadute sul diritto farmaceutico, ma anche la considerazione che il nostro sistema farmaceutico pubblico risulta estremamente garantista e, nella prospettiva del paziente, sicuramente positivo.

Forse con l’uscita sul mercato di un prodotto registrato a base di bevacizumab ci sarà l’abbandono prescrittivo di un off-label che ha fatto molto discutere.

 


(1) Roche. Comunicato 9.10.2023.Sitoweb:  https://www.roche.it/ [accesso del 25/3/24]
(2) Outlook Therapeutics. Positive opinion serves as a basis for final decision for potential authorization from the European Commission (EC), expected within 67 days. ISELIN, N.J., March 22, 2024 Sito web: https://ir.outlooktherapeutics.com/ [accesso del 24/3/24]
(3) Emendamento Lorenzin: con l’emendamento 3.505, approvato dalla Camera in sede di conversione, è stato sostituito uno dei più significativi articoli del Decreto legge 20 marzo 2014, n 36 : nella nuova versione dell’articolo 3, la valutazione volta a legittimare l’uso off-label di un medicinale non è più basata su un giudizio di equivalenza rispetto al farmaco on-label esistente, ma si stabilisce che anche qualora “sussista altra alternativa terapeutica nell’ambito dei medicinali autorizzati, previa valutazione dell’Aifa, sono inseriti nell’elenco di cui al comma 4, con conseguente erogazione a carico del servizio sanitario, i medicinali che possono essere utilizzati per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata purché tale indicazione sia nota e conforme a ricerche condotte nell’ambito della comunità medico-scientifica nazionale e internazionale, secondo parametri di economicità ed appropriatezza.”