I Programmi di Horizon Scanning europei e il rapporto AIFA sui nuovi farmaci

Prof. Mauro M. De Rosa e Dott.ssa Noemi Burgio

 

I clinici e i ricercatori in ambito sanitario ed in particolare clinico-terapeutico sono fortemente interessati a conoscere l’evoluzione del mercato farmaceutico e conseguentemente se e quando nuovi prodotti saranno disponibili per la cura dei loro pazienti.

A tal proposito, uno strumento di una particolare utilità è costituito dall’introduzione di programmi a carattere istituzionale di Horizon Scanning che sempre più trovano collocazione sui portali delle relative Agenzie regolatorie che se ne occupano, oltre che in siti specifici che analizzano le fasi di pipeline aziendali a livello globale.

 

La definizione

Per Horizon Scanning si intende l’identificazione e quindi la valutazione di nuovi farmaci o eventualmente una possibile modifica delle interazioni terapeutiche di medicinali già sul mercato.

L’ultimo rapporto, risalente a Maggio 2019, è stato stilato da un gruppo di lavoro dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) coordinato dal Dott. Marangi, attualmente Dirigente Ufficio Attività di Analisi e Previsione di AIFA.

 

Il rapporto AIFA

Oggetto di tale analisi sono i farmaci soggetti a procedura centralizzata, al fine dell’immissione nel mercato le aziende farmaceutiche produttrici hanno l’obbligo di presentare relativa domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC).

Nel caso in cui questa risultasse in un parere positivo, l’autorizzazione sarebbe valida in tutti gli Stati dell’Unione Europea oltre che in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, paesi facenti parte dello Spazio Economico Europeo.

L’iter è di competenza dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), la quale effettuerà la valutazione scientifica il cui esito verrà successivamente vagliato dalla Commissione Europea ed eventualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Europea (GUUE). AIFA provvederà ad inserire il farmaco all’interno della Classe C non negoziata (Classe Cnn) entro sessanta giorni dalla pubblicazione in GUUE del parere della Commissione Europea. A seguito di apposita richiesta da parte dell’Azienda titolare dell’AIC, AIFA interverrà a stabilire il prezzo, la rimborsabilità e le modalità di fornitura del farmaco in esame attraverso la Commissione Tecnico Scientifica e il Comitato Prezzi e Rimborso.

 

Lo scopo di Horizon Scanning

Il principale obiettivo è quello di far fronte alla necessità di medici, operatori sanitari e soprattutto pazienti di avere nuovi e più efficaci trattamenti. Nuovi farmaci che potrebbero entrare in commercio, a seguito delle necessarie autorizzazioni prima nell’Unione Europea, poi in Italia, probabilmente in un orizzonte temporale di un anno.

Di conseguenza sarà interessante andare a valutare l’impatto non solo in termini economici sul Sistema Sanitario Nazionale (SSN), ma anche in termini di nuove strategie di trattamento, clearance del paziente e accessibilità a cure innovative se non addirittura personalizzate.

 

Recenti pareri positivi da parte della CHMP dell’EMA

Nel periodo compreso tra ottobre 2018 e marzo 2019, il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia Europea per i Medicinali ha autorizzato 18 farmaci composti da nuovi principi attivi, 4 farmaci biosimilari e 5 farmaci equivalenti.

Fonte: Rapporto 01/2019 – Orizzonte Farmaci AIFA.

 

Tra questi, di particolare interesse, ha ottenuto un riscontro positivo da parte della CHMP una nuova terapia genica per pazienti affetti da beta-talassemia trasfusione-dipendente (TDT) (a partire dal 12° anno di età). Questa precisa condizione genetica riguarda l’assenza di sufficiente beta-globina, componente dell’emoglobina, fondamentale proteina presente all’interno degli eritrociti deputata al trasporto dell’ossigeno nel sangue e del suo trasferimento dal sangue ai tessuti. E’ una patologia rara e il farmaco appartiene dal 2013 ai farmaci orfani. Solo pazienti ancora in grado di subire un trapianto di cellule staminali e che non hanno perso del tutto la capacità di produrre beta-globina hanno la possibilità di utilizzare questo farmaco.  Il farmaco in esame ha ottenuto una “conditional authorisation” di conseguenza ogni anno EMA revisionerà ogni nuova informazione disponibile derivante dai monitoraggi.

 

Le nuove indicazioni terapeutiche

Sempre in riferimento al periodo ottobre 2018-marzo 2019, 34 sono i farmaci che hanno ottenuto un’estensione di indicazione terapeutica di medicinali già autorizzati in precedenza. Il grafico riportato di seguito mostra la suddivisione per ATC (Classificazione Anatomico Terapeutico) dei suddetti farmaci, prevalgono tra tutte le indicazioni di farmaci antineoplastici e immunomodulatori.

Fonte: Rapporto 01/2019 – Orizzonte Farmaci AIFA.

 

I farmaci in attesa di riscontro da parte di EMA

Riferiti al periodo aprile 2019-marzo 2020, vi sono diversi farmaci in attesa di un parere da parte di EMA. E’ probabile che il numero di farmaci, il cui riscontro si spera possa avere un esito positivo, sia pari o inferiore a 73, di questi: 47 possiedono un nuovo principio attivo, 7 farmaci biosimilari e 19 farmaci equivalenti.

Fonte: Rapporto 01/2019 – Orizzonte Farmaci AIFA.

 

La maggior parte appartengono alla vasta area terapeutica oncologica, rilevanti in numero sono anche gli antibatterici sistemici e i farmaci per malattie autoimmuni. Tra i 73 farmaci in corso di valutazione, 2 sono rivolti al trattamento dell’atrofia muscolare spinale e al trattamento di tumori e malattie ereditarie del sangue.

Dei 47 farmaci contenenti un nuovo principio attivo, ben 18 sono i farmaci orfani, come mostrato nel grafico seguente, categoria di particolare interesse nell’ambito della ricerca e sviluppo. La maggior parte di questi risultano appartenere all’ambito oncologico.

Fonte: Rapporto 01/2019 – Orizzonte Farmaci AIFA.

 

Il programma PRIME

 

All’interno del rapporto Horizon Scanning viene citato il Programma PRIME (PRIority MEdicines), un programma attivo da Marzo 2016. Obiettivo del programma è quello di offrire terapie più efficaci rispetto a quelle già esistenti e di occuparsi di quei pazienti ad oggi senza opzioni terapeutiche in commercio. EMA si rivolge alle aziende che si occupano di questi farmaci “prioritari” all’interno dell’UE con un approccio proattivo e avanzato per consentire una più celere valutazione.

Il numero totale di farmaci ammessi al Programma PRIME è 52, 3 di questi hanno ottenuto parere positivo dal CHMP e 6 sono in corso di valutazione. Uno dei tre farmaci autorizzati risulta essere la prima terapia CAR-T per adulti che vivono con un determinato tipo di Linfoma non-Hodgkin (LNH) che non abbiano avuto riscontro da almeno 2 altri tipi di trattamento. Gli altri 2 farmaci sono rivolti uno al trattamento della leucemia linfoblastica acuta e del linfoma a grandi cellule B e l’altro viene usato per il trattamento della beta-talassemia trasfusione-dipendente (TDT), come descritto sopra.

Di seguito una panoramica delle raccomandazioni sulle richieste di ammissibilità al Programma PRIME adottate entro il 25 luglio 2019.

Fonte: EMA/317956/2019

 

Solo il 55% dei farmaci ha ottenuto l’immissione al Programma PRIME; il 4% invece è stato considerato fuori dal campo di applicazione del programma oppure con un formato o contenuto inadeguato.

 

Conclusioni

I programmi di HS costituiscono una fonte informativa importante per ricercatori e per chi ha interesse a documentarsi sull’evoluzione delle nuove terapie che prossimamente potranno essere disponibili per i pazienti. La ricerca dell’industria copre molte delle aree di interesse e tende a concentrarsi su alcune di queste in grado di dare risposta positiva e con una attesa di remunerazione importante degli investimenti effettuati.

Le Agenzie regolatorie hanno grande responsabilità nel valutare e selezionare prodotti che rispondano, per le loro caratteristiche e per i risultati raggiunti a livello sperimentale, alle condizioni previste per l’accesso al mercato.

I sistemi valutativi diventano però sempre più stringenti e risulta sempre più importante un adeguamento agli stessi anche precedentemente alla sottomissione degli esiti degli studi ai fini registrativi.