Lo sviluppo della Farmacia dei Servizi in Regione Emilia-Romagna

prof. Mauro M. De Rosa

 

Abstract

Il finanziamento di ulteriori attività svolte nella Regione Emilia-Romagna dalle farmacie convenzionate nell’ambito della cosiddetta farmacia dei servizi dà conto della evoluzione del processo di integrazione di queste aziende nell’ambito del SSN. Tra i progetti finanziati vi sono la promozione dell’uso corretto degli antibiotici anche mediante lo sconfezionamento dei prodotti farmaceutici, lo svolgimento di attività cardiologiche come ECG e Holter e il monitoraggio dell’aderenza in pazienti affetti da BPCO.

La farmacia dei servizi si sta dunque consolidando come uno strumento di conferma del ruolo delle farmacie come presidio sanitario sul territorio.

 

Premessa

Come ben sintetizzato sul sito del Ministero della salute: “ll volto della farmacia è cambiato con ben  tre Decreti ministeriali sulla “farmacia dei servizi”, che hanno previsto l’erogazione di servizi e prestazioni professionali ai cittadini anche da parte delle farmacie”.

Già il 18 novembre 2010 il ministro Fazio aveva raccolto il parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome riguardo la possibilità di introdurre nuove prestazioni erogabili dalle farmacie territoriali.

Tre i Decreti attuativi dell’Accordo pubblicati in Gazzetta Ufficiale:

  • Disciplina dei limiti e delle condizioni delle prestazioni analitiche di prima istanza, rientranti nell’ambito dell’autocontrollo … e per le indicazioni tecniche relative ai dispositivi strumentali …(1)
  • Erogazione da parte delle farmacie di specifiche prestazioni professionali (2)
  • Erogazione da parte delle farmacie, di attività di prenotazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica (3).

 

Il caso emiliano-romagnolo

Lo scorso 15 luglio 2024 la Regione dava notizia tramite il proprio sito (4), di un a conferenza stampa in cui si rendeva noto l’accordo stipulato con le organizzazioni rappresentanti di categoria (che in RER sono 4: Assofarm, Federfarma, Farmacieunite e Ascomfarma) per rendere ulteriormente operativa la farmacia dei servizi.

 

Le risorse a disposizione

“Le risorse, esattamente 2.995.160 euro, messe a disposizione dalla Regione e destinate alle farmacie, provengono da una voce specifica del Fondo sanitario nazionale prevista per attualizzare la legge 153 del 2009.

La legge venne approvata con lo scopo di “integrare la rete delle farmacie nell’ambito delle attività del SSN” (Servizio sanitario nazionale), sulla base di nuove funzioni assistenziali erogate.

Le risorse rappresentano il 70% della quota complessiva stanziata per la Regione Emilia-Romagna per il primo biennio: il restante 30% sarà conferito dal ministero della Salute a conclusione degli interventi, portando la cifra complessiva disponibile a 4,3 milioni di euro. Gli importi suddivisi per azienda sanitaria sono riportati in tabella 1.

 

Tabella 1- Importi finanziati per azienda sanitaria

 

Gli obiettivi del finanziamento

Attività cardiologiche

Con queste risorse le farmacie aderenti al progetto dovranno attivare o sviluppare “attività cardiologiche per pazienti a bassa complessità: ovviamente questi servizi saranno svolti in accordo con la rete cardiologica regionale. Sarà sempre più facile ricorrere alle farmacie per chi ha bisogno, per esempio, di un elettrocardiogramma (Ecg) o di una misurazione per 24 ore della funzionalità cardiaca o della pressione arteriosa tramite holter.

 

Progetti di informazione sul farmaco e farmacovigilanza

Un progetto di FA (farmacovigilanza attiva) sarà portato avanti mediante la sorveglianza sulla corretta modalità di assunzione dei farmaci a domicilio, per la quale il farmacista, coadiuvato dai medici di medicina generale e dagli specialisti di settore, sarà in grado di fornire indicazioni al paziente e di raccogliere segnalazioni di eventuali reazioni avverse.

Inoltre, il farmacista potrà fornire indicazioni utili a formulare un’analisi dell’aderenza della terapia per la Bpco.

 

Progetto sulla antibiotico-terapia

La Regione, da tempo impegnata in attività di promozione dell’uso corretto degli antibiotici, grazie alla rete delle farmacie può sviluppare una erogazione personalizzata della terapia antibiotica prescritta.

Infatti, l’antibiotico-resistenza “rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria. Nel caso per esempio dell’amoxicillina, un antibiotico molto usato in età pediatrica, le confezioni in commercio possono contenere un numero di unità che non sempre rispondono alle esigenze del paziente: ecco allora che il farmacista potrà ricorrere allo sconfezionamento e al successivo riconfezionamento dei farmaci per erogare l’esatta quantità di antibiotici necessari secondo le specifiche prescrizioni mediche, per evitare gli sprechi o gli usi eccessivi di questi farmaci.”

 

Conclusioni

La farmacia dei servizi può essere intesa non più e solo come una erogazione di “servizi” aggiuntivi a quella dell’assistenza farmaceutica tradizionale ma con una estensione di veri e propri servizi di ricerca e interventi sull’aderenza alla terapia (come per la BPCO) o per la personalizzazione della terapia (es. uso di antibiotici) o la farmacovigilanza (es. raccolta di segnalazione di eventi avversi).

Il finanziamento delle attività implica che le farmacie si impegnino in queste direzioni che diversamente rischiano di rimanere “sulla carta” e permettano di ottenere risultati in termine di salute pubblica che fanno parte di obiettivi proposti a livello internazionale e nazionale come l’aderenza e il piano della cronicità.

La ricomprensione delle farmacie aperte al pubblico, convenzionate col SSN, nelle attività di sconfezionamento e al successivo riconfezionamento dei farmaci secondo le specifiche prescrizioni mediche, in precedenza in RER assegnate alle sole farmacie ospedaliere (5,6) , può essere considerato un indicatore della progressiva integrazione delle farmacie al pubblico nell’ambito del SSN.

 

 

 

 


1 Decreto 16 dicembre 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 10 marzo 2011
2 Decreto 16 dicembre 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 19 aprile 2011
3 Decreto 8 luglio 2011 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 1 ottobre 2011
4 Regione Emilia-Romagna. Notizie 2024. ‘Farmacie dei servizi’, la Regione investe 3 milioni di euro per rafforzarle. 15 luglio 2024. Sitoweb: https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/
5 Regione Emilia-Romagna. Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Servizio Assistenza Territoriale. Gruppo Regionale Rischio Clinico da Farmaci. SCONFEZIONAMENTO E RICONFEZIONAMENTO DI FARMACI PER EROGAZIONE DIRETTA DI DOSI DI TERAPIA A PAZIENTI AFFERENTI AI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE. Linee di indirizzo per la Sicurezza nella terapia farmacologica n. 9 Febbraio 2021. Sitoweb: https://www.omceopr.it/
6 Legge 8 novembre 2012 (decreto Balduzzi 2012, art.11 comma 51) che prevede, al fine di garantire la continuità assistenziale ospedale/territorio, la possibilità – nell’ambito di percorsi definiti – di frazionare confezioni di farmaci sulla base di un percorso definito che consenta di accedere progressivamente nel tempo alla dose di terapia adeguata al trattamento, di ridurre quindi errori di terapia e, non per ultimo, di evitare sprechi di farmaco